PRECISIONE DELL’ARMA RIGATA: TESTIAMOLA

Dipende da arma, munizione, ottica e abilità del tiratore, ma concentriamoci sull’arma ... specialmente se usata.

Quando si procede all'acquisto di un'arma rigata nuova ma in specialmodo usata occorre porci il problema di verificare al meglio la sua precisione. Diamo per scontata l'abilità del tiratore, per cui dovremo concentrarci su altri fattori che sono fondamentali per il successo venatorio.


Ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione nella valutazione dei risultati ed i grado di darci utili indicazioni. In primis occorre ricordare che tendenzialmente una carabina ad otturatore girevole scorrevole, proprio per la sua costruzione, è arma tra le più precise. Ma buona precisione è lecito attendersela anche da kipplauf combinati e drilling, un pò meno da carabine a leva o semiautomatiche. Ragionamenti questi, tutti relativi, ma che sono funzione anche del livello di qualità costruttiva e nell'arma usata dell'utilizzo che se ne fatto e dalla premura che il precedente proprietario ha avuto nella manutenzione.


Altro fattore da considerare è il calibro: ce ne sono considerati particolarmente precisi e di questi un buon esempio è il .308 Win ed altri leggermente meno come per esempio il 30-06, che ha però altri interessanti vantaggi.


Ma la prova del nove è ovviamente lo sparare su bersaglio alle distanze tipiche del nostro tiro di caccia, la munizione che saremo intenzionati d utilizzare con continuità. Oggi ne esistono di ottime di caricamento industriale, ma certamente se siamo caricatori domestici avremo la facoltà di caricare cartucce identiche con precisione assoluta.


Il miglior modo di testare l'arma è quello di sparare due serie di colpi, una prima a simulare il tiro di caccia con colpi in sequenza la seconda più mirata alla verifica tecnica con colpi meno ravvicinati.


Nel tiro di caccia a palla occorre rilevare che nella stragrande maggior parte dei casi è il primo tiro che fa il bersaglio e solo raramente si è costretti a doppiare il colpo. Questa azione sarà sempre repentina, seguendo di pochi secondi il primo colpo e quindi a canna "calda". Non solo. sarà anche utile considerare due cose, che a caccia il primo colpo si effettua con canna oliata e che non è detto che siamo dotati di appoggi perfetti ed a volte siamo chiamati a sparare anche ad avambraccio. Per cui sequenze di tre colpi nele varie posizioni possibili danno il miglior riferimento possibile.


La successiva prova, quella diciamo più tecnica, può essere utilmente eseguita con appoggio perfetto e con un numero superiore di colpi (almeno 5) in grado di dare una rosata significativa. I colpi dovranno essere intervallati dal tempo necessario per far raffreddare la canna in modo da garantire all'arma uniformità di prestazioni. Fatto ciò si analizza la rosata ottenuta che ha ovviamente una maggior valutazione se a 100 metri i colpi risultano particolarmente rastremati.


In caso di arma nuova la maggior parte delle aziende inserisce nella confezione di vendita un test di rosata effettuata e generalmente se queste superano a 100 metri i 4 centimetri diametro l'arma non è nemmeno commercializzata.

Naturalmente la sequenza dei colpi deve essere effettuata con una ottica dotata di buon ingrandimento almeno 6/8 ingrandimenti.


Teresa Renda


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