IL NOCE NON HA ALTERNATIVE
2° Parte 

L’escursus su altre essenze non lascia speranze. Il noce è il vero ed unico Big.

Le calciature si tirano fuori anche dall'alburno sia per ragioni economiche sia perchè il durame è scarso e sovente non ben formato da un sufficiente invecchiamento dell'albero. Quindi una calciatura “leggera” vale poco perchè le cellule del legno giovane (alburno) hanno pareti sottili mentre quelle del legno vecchio (durame) hanno pareti spesse e sono costituite da fibre più robuste.


È' chiara dunque l'importanza del peso specifico e ne consegue che, in linea di massima, a un elevato peso specifico corrisponde una elevata resistenza meccanica e di duratura. Il mercato dunque vuole esclusivamente noce per abitudine e perché possiede le qualità tecniche ed estetiche necessarie.  


Una strada per ottenere calciature con elevate caratteristiche meccaniche e gradevole effetto estetico è quella del sistema “laminated” o calciatura multistrato composta con più fogli incollati e pressati a caldo di essenze diverse. Il sistema venne inaugurato in Germania nel 1930 adottando fogli sottilissimi circa 1 mm di faggio evaporato che fornirono resistentissime calciature per molti K98 e M 41.


Le qualità correnti generalmente sono scarse di proprietà fisico-meccaniche ed estetiche, come ad esempio l'olmo nostrano ha il pregio di essere tenace, compatto, resistente all'umidità, quasi inattaccabile dagli insetti, di color bruno rossastro con venature scure abbastanza piacevoli ma è molto poroso, si imbarca e facilmente si fende, non prende un bel pulimento e inoltre tende a scomparire.


Il pero e melo sono duri, pesanti, di grana finissima, docili al ferro e suscettibili di ottimo pulimento ma sono poveri di colore, si spaccano facilmente all'urto e sono classificati fra i legni ricercati per ebanisteria fine. L'arternativa “povera” al noce è il faggio ed è di gran lunga preferibile una calciatura di ottimo faggio ad una scadente di noce. Fra le essenze nostrane c'è ne sono due che trattate con le moderne tecniche di essicazione e mineralizzazione posso offrire un materiale di elevate qualità e notevole bellezza: il ciliegio e l'ulivo.

calcio ed asta in noce fucile

Il ciliegio per il suo peso specifico medio di 0,65 si avvicina molto al noce, ha durezza variabile da media ad elevata, grana omogenea, resistente all'urto, durevole, prende buon pulimento. Il colore va dal rosa giallastro al rosso-bruno chiaro con venature di rinforzo brunastre; disegno di vena vario e gradevole. Se non trattato si ritira parecchio e si imbarca facilmente causa il peso specifico sempre elevato dell'essenza all'abbattimento calcolato fra 0,93-0,98.


Per quanto riguarda l'ulivo ,il peso specifico medio è sempre superiore a quello del noce, è durissimo, molto omogeneo e compatto, grana finissima, resistente all'urto e al tarlo durevolissimo, piuttosto resistente al ferro, prende buon pulimento. Il colore verdognolo o giallastro verdognolo con ricche vene di color bruno nel durame vecchio, disegno molto vario e mutevole, fornisce radiche di incomparabile bellezza.


Se mal stagionato si torce e si spacca, è molto pesante.


Ambedue le essenze ed il ciliegio in particolare, non possono essere messe in opera con la semplice stagionatura naturale, però la moderna tecnologia del legno è in grado di eliminare i difetti, esaltare i pregi e preparare queste essenze per un proficuo impiego sulle armi da fuoco.

L'ulivo e il ciliegio vaporizzati, essiccati, mineralizzati e ben verniciati hanno dimostrato di poter fornire un materiale per calciature dotato di eccellenti qualità.


Teresa Renda


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