CANI ESTERNI … A GRANDE RICHIESTA


Sino a qualche anno fa sembrava definitivamente messo da parte, poi come un’araba fenice un’inversione di tendenza nell’apprezzamento del cani esterni, tanto che alcuni produttori sono tornati a proporli. Perché tanta richiesta?

Forse c’è del fascino indiscusso, forse l’averla vista in mano ai parenti che ci hanno trasmesso la passione, ci spinge a volerla avere tra le nostre armi, o forse il fatto che nelle nostre fuciliere abbiamo già molte armi, ci spinge a ad averne una con caratteristiche diverse.


Qualunque sia il motivo, la realtà attuale è che il cacciatore, sta di nuovo tornando a guardare con simpatia il fucile da caccia a cani esterni. Ovviamente parliamo delle due canne parallele, la doppietta, arma che tradizionalmente annovera nella sua stria costruttiva, moltissime realizzazioni a cani esterni.


Talmente tante, che i siti che riportano le offerte di armi da caccia, presentano in particolare per certi calibri – calibro 16 – una immensa quantità di armi a cani esterni. Tradizionalmente le doppiette a cani esterni costruite tra gli inizi del novecento e gli anni ’50 del secolo scorso, hanno avuto connotati abbastanza simili in termini di canne; il motivo è presto detto perché avevano a che fare con le munizioni dell’epoca.


Quindi canne tendenzialmente lunghe, difficilmente sotto i 71 cm, strozzature sempre decisamente notevoli dato che in una delle due canne non mancava mai l’unica stella mentre l’altra canna non superava mai la terza stella. Armi sovente destinate a cacce monotematiche, quasi lepre o starna. Di queste armi, frequentando le aziende che in Val Trompia riparano armi, se ne vedono moltissime, segnale che inequivocabilmente la passione di molti sta andando o tornando verso il cani esterni.


Ne sono state costruite grandi quantità in tutti i paesi, in particolare in alcuni europei ove la tradizione per la canna liscia ha imperato, Belgio, Francia, Italia, mentre l’Inghilterra le ha tendenzialmente disdegnate. Ma esiste una ragione; mentre nei tre paesi continentali la caccia bene o male ha avuto un connotato popolare, che faceva i conti con il povero portafoglio, nelle isole britanniche la caccia è sempre stata ad appannaggio dei grandi e ricchi proprietari terrieri e nobili, e l’arma doveva essere di rango tendenzialmente hammerless e magari con acciarini su piastra. Come pure le canne avevano connotati un po’ diversi per la loro abitudine ai bassi caricamenti.


Ma a parte questi incisi storici, oggi sta tornando la richiesta ed alcune case stanno riproponendo con forza la doppietta cani esterni a catalogo.


E il caso di Siace, Fair, F.lli Piotti, RFM Armi, Perugini & Visini, tanto per citarne alcune. In caso di acquisto abbiamo alcuni precisi vantaggi.

Non hanno queste armi sovente i criteri costruttivi di quelle del secolo scorso, ma abbiamo la certezza che tutte le componenti presenti nell’arma sono di nuova produzione, mentre nelle vecchie armi, anche se rimesse a nuovo, non esplorare la tenuta delle componenti metalliche.


Le nuove doppiette a cani esterni hanno inoltre il non trascurabile vantaggio di portare con loro la garanzia pluriennale dell’azienda.

C’è poi l’ulteriore vantaggio che acquistando una nuova arma è possibile scegliere la lunghezza canne e loro strozzature e addirittura in taluni casi è possibile acquistare una seconda coppia di canne, operazione dispendiosa ovvio, ma che permette di coprire tutti i tipi di caccia.

C’è poi da dire che rispetto al passato, la richiesta di una nuova doppietta può essere effettuata con una maggiore variabilità di calibri.
Insomma siamo alla vigilia di un importante ritorno, prepariamoci ad apprezzare.

doppietta da caccia a cani esterni
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