BENELLI LUPO …. PROIETTATA SULLA PREDA

Dopo dieci lustri di entusiasmante cavalcata industriale, Benelli esordisce da par suo nel settore delle Bolt Action; lo fa con una carabina che più che un’arma sarà per molti una affascinante “esperienza venatoria”.


Un attento sguardo al futuro è da sempre stata la prerogativa di Benelli, sguardo che ha costantemente tradotto in pregevoli armi capaci di distaccare la concorrenza del momento. Innovare in quel di Urbino è la regola; innovazione mai fine a stessa ma finalizzata a rendere l’esperienza di caccia semplice ed efficace.


E già il nome scelto per la Bolt Action – LUPO – richiama la straordinaria efficienza del predatore nel procurarsi il pasto: atti semplici e definitivi da implacabile dominatore della catena alimentare.

Cosi è il lupo e così è la LUPO di Benelli. E per raggiungere tali livelli, la casa di Urbino, ha immesso in questa Bolt Action che colpisce a prima vista per la singolarità e la bellezza delle forme, la consueta componente tecnologica e una capacità di studio, progettazione e sviluppo, che il mondo le invidia.


Il progetto LUPO ha sintetizzato una moltitudine di osservazioni di coloro che sul campo sono gli utilizzatori della carabina da caccia e nella logica impossibilità di creare un’arma che mettesse tutti d’accordo, Benelli ha scelto un percorso “importante” per dare al cacciatore il “facile e personalizzabile”. Per meglio dire - e questa forse è la peculiarità più innovativa della carabina LUPO – si sono realizzati una serie di pacchetti modulari, che garantissero al cacciatore la migliore affinità in relazione alle personali posture si sparo: Perfect Fitting, Progressive Comfort, L.O.P. Spacers e Combetch sono termini su cui torneremo ma già da soli rappresentano una innovazione di grande rilievo nel settore delle Bolt Action che storicamente richiedono all’utilizzatore forte predisposizione all’adattamento.


Il posizionamento che Benelli ha voluto dare alla sua LUPO, non poteva ambire che alla fascia alta del mercato, perché lo stile dell’azienda e l’immissione nel progetto di tanta tecnologia, non può portare ad altra collocazione. Arma superba quindi, e pur essendo prodotto industriale, in generale si è lavorato sulla raffinatezza assoluta delle tolleranze e su un concetto decisamente interessante, ossia adeguare la LUPO ad ogni singolo calibro, con l’obiettivo che l’arma sia il miglior supporto di ogni munizione nei calibri di produzione previsti dal programma di sviluppo di Benelli.

Questi, allo stato attuale del lancio sul mercato nazionale sono .30-06, .300 WIN MAG, .270 WIN, .308 WIN, 6,5 Creedmoor e .243 WIN.

Benelli ha voluto inserire nella sua carabina una serie di connotati e caratteristiche tecniche che le permettano di concentrare anche da distanze lunghe di tiro i colpi all’interno di un M.O.A. con tutti i suddetti calibri e per riuscire in tale obiettivo ha effettuato, come nella sua tradizione, scelte tecniche all’avanguardia.

Benelli Lupo carabina da caccia


ERGONOMIA

Caratteristica della LUPO, unica nel genere bolt action, è la suddivisione della carcassa in scatola di otturazione e chassis. La prima in acciaio e la seconda in alluminio aereonautico, configurazione questa che ha permesso di gestire al meglio l’interfaccia utente affinché ogni LUPO possa divenire personalizzabile al meglio per il suo utilizzatore. Per questo, calcio ed asta sono due componenti separate, entrambe intimamente e solidamente unite alla carcassa. Il calcio rispetta quindi il concetto del Perfect Fitting, adeguandosi con molteplici configurazioni di piega e deviazione alle esigenze del cacciatore. Sia calcio che asta sono realizzati in tecnopolimero caricato con fibra di vetro, che come i cacciatori più attenti sanno, è materiale di assoluta rigidezza insensibile alle variazioni climatiche.


Hanno entrambi la zigrinatura AirTouch, che assicura una importante e salda presa per la sua conformazione che ha la capacità di rimuovere l’umidità per l’areazione consentita e lasciare asciutta la superficie di presa mano che si proietta verso una guardia obliqua, larga e particolarmente agevole. Guardando il calcio della LUPO, non si può non apprezzare le elevate componenti tecnologiche che lo contraddistinguono. Qui è stato applicato il sistema ComfortTech 3 evoluzione di quello che già tanti appassionati della canna liscia conoscono nei semiauto Benelli. Quest’ultima versione, messa a punto specificatamente per la LUPO, è costituita da travi polimeriche interne al calcio in grado di smorzare con grande efficacia la spinta retrograda anche nei calibri più impegnativi nei quali la carabina è camerata. Il risultato è una efficiente riduzione del rinculo per dissipazione di energia.


A ciò si aggiunge l’effetto ulteriormente mitigante del calciolo costituito da una struttura di microbolle di aria che si comprime mantenendo però la forma originale. Ulteriore tecnologia è immessa nel nasello che oltre alla modularità di tre altezze a scelta, consente di smorzare le microvibrazioni che normalmente si scaricano sulla guancia al momento dello sparo. La combinazione delle tre suddette componenti, permette di avere sollecitazioni molto più lievi sul corpo del cacciatore rispetto ad analoghe carabine presenti sul mercato. In essa è intrinseca la possibilità di regolazione del L.O.P. che consente di trovare la miglior distanza tra grilletto e calciolo per singolo cacciatore su 6 combinazioni disponibili.


L’asta, alloggia il caricatore anch’esso dotato di caratteristiche tecniche all’avanguardia. E’ bifilare a presentazione alternata della munizione e consente che il posizionamento della stessa sia allineato alla camera, facendo sì che alla chiusura dell’otturatore non possa mai verificarsi il danneggiamento dalla punta del proiettile. La sua capacità è di 5 colpi ad eccezione del .300 WIN MAG che alloggia 4 colpi.

Già tante le particolarità evidenziate ma avvicinandosi al cuore dell’arma (otturatore-canna-scatto) ci accorge ancor di più di quanto Benelli abbia inteso proiettarsi nel futuro.

Benelli Lupo carabina da caccia

CANNA

La canna, costituita da un particolare profilo atto ad ottimizzare il regime vibratorio ha un diametro in volata di 17,2 mm che risulta essere tra i più dimensionati tra le carabine da caccia. Tale scelta è fatta dalla possibilità di inserimento di un silenziatore, ove obbligato o consentito, o in alternativa, un freno di bocca, già presente tra gli accessori proposti per la LUPO. Canna free floating che è unita intimamente alla scatola di otturazione da tramite il recoil lug e due viti; beneficia del trattamento Crio che permette di eliminare tutte le tensioni interne residue alla sua lavorazione, consentendo l’efficienza sub M.O.A. con costanza. I passi di rigatura di differenziano nei vari calibri: 8” (6.5 CREED), 10” (.243 WIN, .270 WIN) e 11” (.308 WIN, .30-06 SPRG, .300 WIN MAG). Il trattamento B.E.ST le garantisce protezione di tipo assoluto da aggressioni ed urti.


Benelli Lupo carabina da caccia

SCATOLA, SICURA, OTTURATORE, SCATTO

La scatola di otturazione è completamente in acciaio ed è accoppiata allo chiassis in alluminio aereonautico. Sul suo dorso, trovano posizione tre serie di fori filettati per l’alloggiamento di slitte per ottiche tra quelle più gradite al cacciatore. In alternativa la Benelli LUPO è fornita di due sue basi, una anteriore e una posteriore alla finestra di espulsione. Ulteriore alternativa che completa l’ampia gamma di possibilità, è una base picatinny da posizionare sul dorso della scatola di otturazione.


L’otturatore è un piccolo capolavoro di ingegneria ed accuratezza di lavorazione. Nella sua parte posteriore ospita la sicura sulla quale Benelli ha realizzato un approfondito studio con intensi test di sperimentazione di confronto con armi di medesima destinazione d’uso presenti in commercio. La scelta definitiva è stata un tipo di sicura traslante, azionabile con identica semplicità sia da destra che da sinistra, che blocca la catena di scatto in posizione arretrata e abilità l’arma allo sparo quando è spostata in avanti, evidenziando tale posizione con l’apparizione di un dischetto rosso e l’emergere nella parte posteriore dell’indicatore di percussore armato. Due evidenze che richiamano il cacciatore alla massima attenzione.


La posizione di sicura blocca la catena di scatto, mantenendo l’arma in sicurezza anche per cadute accidentali o forti urti, ma anche l’otturatore. Questo può comunque essere svicolato agendo sulla specifica leva, per il controllo della camera di scoppio. La rimozione dell’otturatore è semplice ed intuitiva, si effettua agendo sulla leva di svincolo e la sua estrazione di fa apprezzare l’efficienza del trattamento B.E.ST nella sua fluidità di movimento, trattamento che conferisce come noto un elevatissimo livello di protezione dei confronti delle aggressioni che i metalli subiscono nel tempo. Il movimento dell’otturatore è quindi molto agevole e la rotazione di 60° porta al suo arretramento che mette in bella vista le tre importanti alette ed il massiccio estrattore oltre che l’espulsore alla sua sommità. Il tutto è azionato da una leva di espulsione particolarmente ergonomica che ogni cacciatore avrà modo di apprezzare assieme al movimento fluido che consente di ripetere il colpo con evidente velocità; nessun intralcio è possibile, nemmeno con ottiche di grandi dimensioni, e ciò all’atto pratico sul terreno di caccia, è un ulteriore plus di LUPO.


L’estrazione molto agevole del caricatore permette di accedere alla regolazione del peso di scatto. Tutto molto agevolmente tanto che è possibile farlo anche in campagna; l’intervallo possibile di regolazione va da un minimo di 9.99 N a 20 N. Sullo scatto Benelli ha lavorato molto per abbattere il tempo che intercorre tra la pressione sul grilletto e la percussione sull’innesco – lock time – per contribuire a ridurre i limiti del tiratore che con micromovimenti può alterare la mira prima che il proiettile abbia lasciato la volata.


Benelli Lupo carabina da caccia

Come il selvatico a cui si è ispirata che ha un mantello fortemente protettivo, cosi nella Benelli LUPO tutte le parti in acciaio sono state sottoposte al trattamento B.E.ST barriera altamente protettiva nei confronti degli agenti atmosferici.

Benelli ha affrontato il concetto del peso generale dell’arma considerando che una eccessiva leggerezza diventa un serio limite quando si fanno tiri mirati, in particolare su distanze medio lunghe. Ciò ha permesso di definire il peso della LUPO compreso tra i 3.180 e i 3.230 grammi con lunghezze di canna di 56 (243 WIN, .270 WIN, .308 WIN, .30-06 SPRG) e 61 (6.5 CREED, .300 WIN MAG).


La progettazione largamente informatizzata della LUPO, che già possiamo apprezzare in armeria, è stata seguita da una lunga fase di test particolarmente severi. Benelli ha fatto sparare ripetutamente la sua carabina in condizioni ambientali fortemente critiche dai -35° ai +50° e con munizioni particolari con pressioni largamente superiori anche a quelle delle prove forzate. Investimento di tempo e risorse di cui il cacciatore trarrà il massimo del beneficio possibile, come del resto la lunga serie di prove effettuate per ogni singolo calibro, con la maggior parte delle munizioni presenti nel mercato europeo e nordamericano.


Il prezzo a cui è proposta la LUPO è di 1.900 Euro, poco o tanto a seconda delle tasche; l’immissione tecnologica e la presenza di tante soluzioni tecniche di rilievo, lo giustificano appieno.


Se il lupo splendido selvatico è in assoluto il dominatore della catena alimentare in vaste aree del globo, oggi ha un temibile concorrente nella Benelli LUPO. Come egli ha elaborato ed affinato nella sua evoluzione la sua struttura fisica e le tecniche all’unica finalità di predare con successo, cosi oggi Benelli ci ha messo a disposizione un’arma, sintesi di oltre mezzo secolo di studi e affinamento conoscenze, con la quale il cacciatore moderno può divenire il suo concorrente più agguerrito.


Riccardo Ceccarelli


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